L’eruzione più lunga del 21° secolo
Il 16 settembre, l’eruzione vulcanica nella penisola di Reykjanes ha superato per durata l’eruzione dell’Holuhraun diventando di fatto l’eruzione più lunga d’ Islanda del 21° secolo. Due giorni dopo, però, la lava cessò di defluire dai crateri.
Alla fine di novembre, il commissario di polizia nazionale, in consultazione con il commissario di polizia della penisola di Reykjanes, ha abbassato il livello di emergenza, del dipartimento della protezione civile, da “allerta” ad “incerto”. Il 3 dicembre è stata revocata del tutto l’emergenza. L’ufficio meteorologico islandese si prepara ad annunciare la fine formale dell’eruzione, iniziata il 19 marzo di quest’anno.
La penisola di Reykjanes è ancora attiva
Nonostante la fase di emergenza sia stata revocata, l’ufficio MET ha sottolineato che continuerà a monitorare la penisola di Reykjanes perché la regione è ancora vulcanicamente attiva. Le persone che visitano la zona sono invitate ad essere prudenti. La lava potrebbe essere ancora calda e l’inquinamento da gas rimane una minaccia.
Può volerci molto tempo prima che la lava si raffreddi. Le superfici dei crateri sono ancora instabili e potrebbero collassare o fessurarsi. Inoltre, si prevede che l’inquinamento da gas non cesserà nell’immediato, questo rende l’area comunque pericolosa.
FONTE: Icelandreview.com