STORIA DELL’ ISLANDA

STORIA DELL’ ISLANDA

Probabilmente, i primi a mettere piedi sull’isola furono alcuni monaci irlandesi nell’ 800 d.c. , ma sicuramente, i primi veri colonizzatori, furono i tantissimi norvegesi che tra l’870 e il 930, furono costretti all’esilio in seguito alle lotte politiche scoppiate in patria. Il personaggio islandese per antonomasia è Ingolfur Arnarson, un norvegese in fuga dalla madrepatria, che divenne nell’871 d.c, il primo abitante del paese, fu lui, che approdando in una baia invasa dal vapore sprigionato dalle numerose fonti geotermali della zona, chiamò quel luogo Reykjavik (baia fumosa). Nel 930 i vichinghi si diedero un’assemblea con poteri legislativi (althing), nasce il primo parlamento europeo, rimasero indipendenti fino al 1262, quando fu riconosciuta sull’isola la sovranità del re di Norvegia. Nel 1380 l’Islanda passò con la Norvegia sotto la Danimarca, il cui dominio fu molto duro ed eliminò tutte le autonomie di cui l’isola godeva . Solo nel XIX secolo gli islandesi riconquistarono alcune prerogative e nel 1918 ottennero la piena autonomia: l’Islanda restò unita alla Danimarca solo nella persona del sovrano. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l’invasione tedesca della Danimarca, l’ Islanda fu occupata per la sua importanza strategica da truppe inglesi ed americane , e in questo periodo, in seguito ad un plebiscito, fu sciolta l’unione con la Danimarca e proclamata a Thingviller la repubblica e la piena indipendenza, era il 17 giugno 1944.

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