RICETTE PARTICOLARI ISLANDESI

RICETTE PARTICOLARI ISLANDESI – Nel lontano passato, quando il cibo era scarso, gli islandesi hanno imparato a non buttare via nulla e a rendere mangiabile tutto ciò che appariva commestibile, è per questo, che ancora oggi, è possibile assaggiare dei piatti, diciamo particolari .

Slatur

Un litro di sangue di pecora freschissimo, questo è l’ingrediente principale di questo piatto. Al sangue, una volta filtrato, vengono aggiunte due tazze di acqua fredda, due cucchiaini di sale, avena, della farina di segale e dei pezzi di grasso fresco, dopo avere mescolato il tutto, possibilmente con le sole mani, l’impasto viene inserito in delle sacche, ricavate dallo stomaco delle pecore che vengono cucite, dopo un’ora in acqua bollente lo slatur è pronto, gli islandesi, compresi i bambini, ne sono golosi, ha la consistenza di una torta ma il gusto è molto più intenso intenso ed il sangue si sente.

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Hakarl – Carne di Squalo Putrefatta

Si dice che solo i veri uomini riescano a mangiarlo senza vomitare, i centri di produzione si trovano per legge fuori dai centri abitati perché l’odore è cosi terribile da provocare conati di vomito, il centro di produzione più importante si trova a 3 ore dalla capitale, non lontano da Stykkisholmur con una piccola deviazione dalla strada 54, arriverete alla fattoria Bjarnarhofn dove la famiglia Hildibrander da decenni produce questa “mostruosità”, l’attrazione principale, oltre al museo, è un capanno di legno dove viene fatta essiccare la carne dello squalo (della Groenlandia) che se consumata fresca vi farebbe vomitare subito sangue, in quanto contiene un’enorme quantita di acido urico, gli islandese per diverso tempo hanno cercato una soluzione per renderla commestibile, vista l’abbondanza, e alla fine ce l’hanno fatta, bastava semplicemente lasciarla imputridire. Lo squalo appena pescato viene tagliato in tranci da 5-10 kg che vengono posti in contenitori di legno per farli frollare per 8 settimane, successivamente i tranci, vengo lasciati per 3-4 mesi appesi nell’essicatoio, in balia degli elementi naturali, comprese mosche ed insetti vari. Se avete intenzione di assaggiarlo vi consiglio di farlo prima di visitare l’essicatoio, purtroppo la puzza del capanno mi ha cosi nauseato che non sono riuscito ad assaggiarlo, ma a quanto pare, chi è riuscito a farlo dice che il sapore è più buono del sapore, ed è come mangiare formaggio stagionato dal sapore di ammoniaca. L’ Hakarl fa bene allo stomaco ed in passato veniva usato come medicina, mentre ancora oggi, la sua pelle essiccata, è cosi dura che viene usata come carta vetrata.

squalo putrefatto

Svið

Testa di pecora completa di tutto, spaccata in due e abbrustolita sul fuoco

Súrsaðir hrútspungar

Polpette di testicoli di montone conservati nel siero di latte

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